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Festa dell’Accoglienza e inaugurazione plesso Novelli: il discorso del Dirigente Scolastico Angela Maria Tosto

imageAnche quest’anno, come da tradizione, l’Istituto comprensivo di Larino ha promosso e organizzato questo semplice e molto sentito momento di festa e non a caso ha voluto farlo coincidere con l’inaugurazione del nuovo plesso della scuola primaria “Novelli”. Inaugurare una scuola è condividere con la comunità la visione o meglio la missione stessa della scuola. Credo che ad ognuno di noi sia capitato almeno una volta di passare qui vicino e di guardare con un pizzico di apprensione i lavori in corso, con il taciuto timore di non vedere finita l’opera in tempo utile affinché i nostri bambini, i nostri ragazzi potessero cominciare qui l’anno scolastico. Certo, la gioia di questo momento viene offuscata dalla consapevolezza che, purtroppo, ci sono ancora dei bambini che non hanno la loro scuola. Speriamo che sia per breve tempo e, pensando a loro, non posso evitare di rivolgere un pensiero a chi, di loro, per un infausto destino, quest’anno non animerà con le sue risate le aule della scuola dell’infanzia del centro storico…Darius Andrei….Darius nessuno potrà mai toglierti dalla nostra memoria e dal nostro affetto.

Questo evento, sobrio e partecipato, non vuole essere una occasione solamente celebrativa, ma intende sottolineare l’importanza dell’istruzione della formazione per la crescita umana e culturale dei giovani, e rappresenta una significativa opportunità di vicinanza e di attenzione delle Istituzioni nel momento di avvio di una nuova esperienza formativa ed educativa, con ricadute importanti sull’intera comunità e per lo sviluppo del nostro Paese. A nome di tutto il personale della scuola, docenti ed ATA, e degli alunni, rivolgo un cordiale saluto alle Autorità, ai Docenti, agli studenti, ai genitori e a tutti color che sono qui, per condividere con noi questo importante momento. In apertura di questa manifestazione, desidero rivolgere un particolare segno di benvenuto ai rappresentanti delle istituzioni, la cui presenza qui, oggi, è di grande significato e sicuramente di ottimo auspicio per il futuro. Valorizzare la scuola significa promuovere cultura, educazione, formazione, favorire coesione sociale e democrazia, capitale umano e occupazione, a beneficio dei nostri studenti e dell’intera collettività. Il mondo della scuola sta attraversando un momento di grande crisi sia sotto il profilo della individuazione dei nuovi percorsi formativi, sia sociali che si trova ad affrontare. Pertanto, sempre più forte si sente il bisogno della vicinanza delle istituzioni e di coloro i quali le rappresentano.

Quante volte abbiamo usato la metafora “La scuola è una palestra di vita”? 
Anche il nostro Presidente della Repubblica ha utilizzato questa espressione in un Suo importante discorso indirizzato agli studenti. La scuola è anche un luogo dove si impara a convivere, a discutere, a rispettarsi. I nostri ragazzi sono al centro di un sistema educativo e formativo che vuole qualificarsi serio e rigoroso e al tempo stesso accogliente, in grado di coltivare e premiare le eccellenze, promuovere inclusione e integrazione, attento alle situazioni di maggiore fragilità, capace di valorizzare le inclinazioni personali di ciascuno, leggere e rispondere ai bisogni di tutti, ricercando l’alleanza educativa con le famiglie, con le Istituzioni, con il territorio in un clima di relazioni positive e di collaborazioni efficaci.

Uno dei nostri compiti irrinunciabili (dei Dirigenti scolastici e degli Insegnanti) è quello di rafforzare un’idea di scuola come istituzione pubblica che ha una precisa responsabilità: quella di essere luogo di elaborazione dei saperi e insieme di maturazione di valori che siano linfa vitale verso una società migliore. Agli insegnanti, vera risorsa delle nostre scuole, chiedo di respingere la tentazione, oggi pericolosamente presente e pervasiva, di trasformare il lavoro a scuola in un mero assolvimento di compiti impiegatizi, ritrovando senso e soddisfazione, entusiasmo e passione per la crescita positiva delle giovani generazioni. Ai ragazzi voglio, invece, dire di “Mettersi in gioco sempre e comunque in prima persona”. Ogni opportunità che non cogliamo al volo e ci lasciamo sfuggire è persa per sempre e non tornerà indietro. Non sempre le occasioni di crescita ci si palesano davanti agli occhi e spesso rimangono nascoste da un progetto a prima vista noioso o troppo impegnativo. Dovete sfruttare al massimo ogni singolo istante! Questo è il vostro momento, l’età d’oro della nostra vita.

La società di oggi ci spinge purtroppo a fare l’esatto contrario, a subire il flusso degli eventi senza tentare di modificarlo, ad agire nel totale anonimato per non rischiare di doversi impegnare, di faticare, di perdere quella tranquilla passività che caratterizza le nostre esistenze al ritmo del motto: “Meno fai meglio è”. Sembra che il furbo, senza faticare, possa ottenere il posto che ti sei guadagnato col sudore in anni di sacrifici. Qui il sistema si inceppa: inizialmente il vero merito potrà rischiare di non metterti abbastanza in luce, ma di certo ti premierà a posteriori. Al contrario le raccomandazioni, i sotterfugi permettono un successo facile e veloce ma non ripagano sul lungo termine, non permettono di affrontare le sfide del nuovo millennio, di stare al passo con i tempi in un mondo basato su innovazione e progresso. Questo è il momento di prendersi delle serie responsabilità! Troppo spesso mi sono confrontato con lamentele continue e di ogni genere, talvolta anche lecite, ma vuote, fini a se stesse, per nulla propositive. Non basta arrabbiarsi ragazzi, non è sufficiente criticare! L’unica via che abbiamo per ottenere un vero cambiamento è rimboccarci le maniche e trasformare quella rabbia in una forza che sia in grado di rendere migliore il contesto in cui viviamo.

Abbiate sempre il coraggio di affrontare con determinazione e motivazione le sfide che la scuola vi offre. Scegliete e costruite il vostro futuro da protagonisti, senza prevaricazioni, nel rispetto delle diversità di ognuno di voi, investendo su voi stessi, compiendo anche qualche utile sacrificio e senza inseguire effimeri modelli. Voi ragazzi siete portatori di creatività, innovazione, generosità e siete il motore per la promozione di una società intelligente. 

Ai genitori rivolgo un invito particolare: aiutate i vostri figli a leggere la realtà con senso critico e autonomia di pensiero, a decidere in modo consapevole, ad assumersi le proprie piccole o grandi responsabilità di ogni giorno, ad accompagnarli nel percorso di studi ricercando e promuovendo sempre la collaborazione con gli insegnanti, mettendo in pratica quel patto educativo di corresponsabilità che favorisce la crescita dei ragazzi nel rispetto delle differenze di ciascuno, delle vostre scelte educative e del ruolo formativo della scuola. Alle Istituzioni civili e religiose, agli Amministratori, desidero ricordare che la Scuola ha bisogno di essere sostenuta, di essere considerata una ricchezza ed un valore per la comunità, di essere oggetto di pensieri e azioni positive.

La scuola di Larino ha molti lati positivi da mostrare, è ricca di esperienze significative, è un luogo di elaborazione e di trasmissione della cultura e della conoscenza, è un ambiente educativo dove i nostri ragazzi crescono con la guida appassionata dei loro insegnanti, è un luogo di confronto vivace, di partecipazione e di innovazione, intenta ogni giorno a spendere le proprie energie a favore della crescita positiva dei nostri studenti. Noi dobbiamo essere i primi a credere nel valore e nella funzione della scuola, in alleanza educativa con le famiglie dei nostri studenti. La scuola è ancora uno dei pochi luoghi dove ancora si può e si deve testimoniare speranza, con l’esempio, con le buone prassi, con l’impegno a migliorare ciò che probabilmente si fa già bene. Perciò agli studenti, veri protagonisti di questo anno, chiedo che diano il massimo nell’impegno e che vivano l’esperienza scolastica come esperienza di vita fondata, dove si praticano relazioni positive e riconoscimento di valori. Gli alunni e il corpo docente della scuola hanno preparato un ricco programma d’intrattenimento per rendere la celebrazione un momento ancora più unico. Vorrei salutare anche tutti i colleghi dirigenti scolastici presenti che ci hanno fatto l’onore di presenziare a questa iniziativa, la vostra presenza attribuisce un particolare significato istituzionale a questa giornata.

Un grazie di cuore, a nome della comunità e mio personale.
L’intenzione è quella di guardare avanti, verso il futuro che ci attende con le sue sfide e le sue possibilità perché l’istruzione è un bene pubblico ed una responsabilità pubblica. A fronte di questa vivacità di iniziative non possiamo trascurare le criticità: è ormai all’attenzione di tutti che la Scuola si trova oggi di fronte a numerose sfide culturali e ad uno stato di urgenze in campo educativo che sono il riflesso di una società nella quale i giovani vivono anche situazioni di disagio. Occorre, e non è più rinviabile, compiere uno sforzo educativo capace di aiutare gli studenti a costruirsi progetti di vita in una prospettiva positiva. Stiamo vivendo situazioni complesse dove la crisi e la diminuzione delle risorse interessano anche la scuola. Non sono sempre e solo le risorse finanziarie che assicurano la qualità ad un servizio, vi è anche bisogno di riconoscimento sociale per il delicato compito che il servizio scolastico è chiamato a svolgere. È un impegno doveroso di tutti noi mantenere elevata la qualità della scuola di Larino, una scuola dinamica, propositiva, ricca di professionalità, buone pratiche e progetti importanti, perché continui ad esprimere al meglio la propria tradizione e capacità di innovazione, perché possa essere quell’ascensore sociale in grado di offrire nuove e solide prospettive ai giovani.

Scuola di tutti, scuola per tutti significa che ogni studente deve trovare nella nostra scuola occasioni per migliorare la sua preparazione , sia per quanto riguarda le conoscenze, sia per quanto riguarda quello che sa fare, sia ancora per quanto riguarda il suo modo di comportarsi con gli altri: significa che, qualunque sia il risultato dello scrutinio finale, per nessuna studentessa e nessuno studente un anno scolastico trascorso in questo istituzione dovrà ritenersi un anno sprecato. 
Scuola di tutti, scuola per tutti significa anche che ognuno di noi (non solo gli studenti, ma anche i docenti, i genitori, il personale ATA e il dirigente scolastico) devono dare il loro contributo al miglioramento della nostra scuola. 
E’ questo un impegno in più, soprattutto per gli insegnanti perché a loro principalmente viene attribuito il compito di concorrere alla crescita culturale e formativa degli studenti. 
Nella scuola si formano autonomia di giudizio e spirito critico, fattori decisivi quando a contare è la professionalità e la capacità di innovazione. 
Dobbiamo pensare alla scuola come ad un posto dove si va per costruire insieme la formazione dei nostri giovani, ad un luogo di allenamento quotidiano. La forma fisica e mentale si conquista e conserva con un allenamento costante. 
E’ necessario, però, investire nella scuola e considerare l’istruzione e la formazione come una priorità per una paese democratico e moderno, impegnato in Europa e aperto al mondo. 
Per questo sono particolarmente grata ai rappresentanti delle istituzioni qui presenti. 
E’ questa la dimostrazione che la scuola , ed in particolare questa scuola, è importante per la crescita e lo sviluppo del nostro Paese. 

Grazie ancora e buon anno scolastico a tutti!

Il Dirigente Scolastico
Prof.ssa Angela Maria Tosto

 

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